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IL RADUNO NAZIONALE A METAPONTO

 

Due anni fa, nel corso del bel raduno nazionale organizzato dal Club della Puglia, i vertici nazionali avevano deciso di alternare i raduni tra Nord e Sud.
L’anno scorso è toccato alla Lombardia e a Ispra. Quest’anno alla Basilicata. Veniamo alla cronaca. I preparativi incominciano sin dall’ inizio di Gennaio.
Ci rendiamo conto che l’impegno non è dei più semplici. Insieme a Leonardo Cascione, presidente del club, Giuseppe D'Alò, Giovanni Elia, Graziano Iuliano e Giuseppe Giuralongo (che ha messo al lavoro anche il primogenito Pierino e il piccolo Leonardo), e, ovviamente, chi scrive,  ci rendiamo conto che bisogna pensare a tutto, dalle autorizzazioni per il percorso alla sistemazione per gli amici appassionati di campeggio, alle prenotazioni alberghiere. Si decide di puntare su Metaponto e di indicare come “campo base” il Magna Grecia Hotel Village, insieme al Palatinum hotel e al Kammel camping.
Nel frattempo siamo già entrati nel mese di Febbraio e bisogna pensare alla parte grafica e tipografica. Decido per un manifesto e una locandina semplice e dinamica, dove campeggia un giovanissima Leonardo Cascione con una Lambretta D 125 sui tornanti del passo dello Stelvio, da lui raggiunti a cavallo dello scooter partendo da Matera, nel 1953. L'amico tipografo Vito Paternoster  si impegna a fondo con i suoi collaboratori e il prodotto che viene fuori è davvero gradevole.
Ad aprile incominciano ad arrivare le adesioni. Molti prenotano direttamente nelle strutture ricettive e si fermano anche per una settimana, offerte alle stesse condizioni speciali di prezzo dei giorni del raduno.
I tre giorni ci vedranno impegnati nella visita del museo e dei siti archeologici di Metaponto, antica colonia magnogreca, dei Sassi di Matera, dell’abbazia di Montescaglioso e delle cittadine di Ferrandina e Bernalda. Nelle ore libere abbiamo previsto cibo, sole e mare a volontà.
Bisogna cercare gli sponsor. Ci sostiene innanzitutto il Consiglio regionale della Basilicata. Sia il presidente uscente Filippo Bubbico che la entrante Maria Antezza sono con noi e non ci fanno mancare il loro incoraggiamento. Rispondono all’appello i quattro comuni interessati, l’Automobile club, l’Azienda di promozione turistica, la Banca popolare del materano, Peugeot – Lion service, Maffei Fiat, Bvono Abbigliamento, Vaillant di Leonardo Col angelo, Nicola Modugno gomme, Lloyd adriatico di Mimmo festa, Bontà Lucane, la ditta Vena produttrice dell’Amaro lucano e la For. Car Ricambi.
Abbiamo realizzato, insieme al direttore del “Magna Grecia” David Donatello, una t-shirt ricordo e siamo riusciti a preparare un pacco di gadget per tutti: brossure varie, medaglia ricordo, cappellini, fascia della manifestazione e il tradizionale “Cuccù”, il fischietto di terracotta colorato tipico dell’artigianato materano.
Trascorriamo la domenica precedente all’arrivo degli ospiti ad assemblare circa trecento buste nella cantinetta di Peppino, accompagnati da un caldo quasi africano.
Ed eccoci al venerdì 23. Sin dalla mattina incominciano gli arrivi e le sistemazioni. Il pomeriggio, come previsto, si parte per la visita alle bellezze museali di Metaponto, comprese quelle Tavole Palatine che svettano nella pianura a testimonianza del passato. Il 24 ci si mette in movimento in direzione di Matera, la Polizia Stradale, grazie all’impegno del suo dirigente Ten. col. Rocco Sardone, ci assicura una scorta. Si muovono circa 250 scooter, dalle “B” alle “Dl”, compreso un bellissimo motocarro  del 1955, del socio materano Franco Bruno. All’ingresso di Matera ci prendono in consegna i Vigili urbani che ci portano nel cuore antico della città. Il colpo d’occhio è impressionante. Piazza San Pietro Caveoso brilla dei riflessi delle cromature e delle vernici. Ci hanno raggiunto da tutte le regioni italiane, dalle Alpi al Lilibeo. I più numerosi sono i lambrettisti del Lazio, con trentanove partecipanti. Bellissime le lambrette dei nostri due amici britannici di Sheffield, venuti giù con tanto di furgone, non si sa mai. Giovanni De Massari, uomo di punta del club del Triveneto, invece, è arrivato a cavallo del suo mezzo, spezzando il viaggio in due tappe. E poi ci sono Vittorio Tessera, già presidente nazionale, il mitico Cesare Battaglini, che fece il giro del mondo in Lambretta (il suo mezzo è esposto al Museo della scienza e della tecnica di Milano), l’incredibile Tino Sacchi, che ha attraversato più volte il deserto australiano, il sanguigno Giancarlo Valla, sua moglie Orietta, una delle 75 signore presenti alla manifestazione, l’infaticabile Franco Balboni, i siculi Francesco Oddo e Salvatore Serretta e tantissimi altri.
L’Apt ci assicura il servizio delle guide turistiche e il popolo della Lambretta prende conoscenza, sotto un sole implacabile, delle chiese rupestri e di un esempio di casa – grotta, ricordo di un passato non lontano fatto di sottosviluppo ma anche di genuinità rurale di costumi e tradizioni. Si risale verso il centro e si parcheggia davanti alla “villa Irene” del cav. Porcari. Siamo all’impatto con un piatto tradizionale. Su richiesta dei tanti che in precedenza hanno avuto modo di gustare questa pietanza, viene servita la “pignata”, un bollito di agnello con ortaggi, formaggio e salame cotto nel forno in un recipiente individuale di terracotta, la cui bocca è sigillata con la pasta del pane. Una volta spezzettato il “coperchio” al suo interno, il sapore è davvero inimitabile. Tutti ne sono entusiasti. Dopo qualche ora, anche se un po’ appesantiti dal pasto, si riparte per Montescaglioso. Visitiamo, forzando il blocco imposto dai lavori di restauro in corso, l’abbazia benedettina e l’assessore comunale Michele Brigante ci accoglie ci offre un rinfresco.
Si torna sulla strada e si rientra a Metaponto. Alle 21 inizia la cena di gala: antipasto, quattro portate, quasi tutte di ottimo pesce, annaffiate dal buon vino, frutta e una enorme torta con due lambrette riprodotte sulla glassa ci rende davvero felici.
Vorrei che ognuno di voi – dice la presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Maria Antezza, che riesce a raggiungerci tra i tanti impegni istituzionali a cui deve far fronte - diventasse un ambasciatore “onorario” della Basilicata, trasferendo agli amici questa vostra esperienza di un fine settimana in una piccola, ma ordinata, civile e accogliente regione del Sud”.
Parole di plauso per la riuscita del raduno ci vengono dal presidente nazionale del Lambretta club d’Italia, Leo Schiavo.
E' presente una delegazione del club Sicilia, del club Puglia e, soprattutto, i nostri iscritti di Puglia e Basilicata. Arriva il presidente del Lambretta Club italiano Vittorio Tessera,
Il giorno dopo di nuovo in sella ai nostri scooter. Ci dirigiamo verso Ferrandina, città fondata dagli Aragonesi nel Cinquecento. Ci riceve il sindaco Saverio D’Amelio. Dopo una breve sosta abbiamo di nuovo l’asfalto sotto le ruote. Il caldo sulla Superstrada Basentana non ci da tregua. Qualche mezzo si ferma. Il camion – scopa è pronta a raccoglierli, mentre l’ambulanza dei volontari della Croce rossa si preoccupa dei cedimenti fisici di qualche lambrettista non sufficientemente a riparo dal caldo. Un ringraziamento particolare al loro lavoro, alla Polizia stradale e ai Vigili urbani dei comuni visitati. La temperatura altissima (oltre i quaranta gradi) ci costringe a disertare l’appuntamento con la città di Bernalda. Ci dispiace e ce ne scusiamo con gli amministratori, ma molti sono al limite della loro capacità di resistenza, scooter compresi. Rientramo a Metaponto per il pranzo di commiato. Impeccabile, come al solito, il buffet. C’è abbondanza di tutto e molti recuperano le forze concedendosi qualche bis delle pietanze. Eccoci alle ultime battute. Cascione riceve dal presidente Schiavo la coppa ricordo della manifestazione, mentre il club Matera – Sassi  Basilicata consegna ad ogni club un’opera in terracotta raffigurante uno scorcio dei Sassi, prodotta dal laboratorio artigiano materano Daddiego Arte.
Oltre alle tantissime foto scattate dai partecipanti, il club materano ha commissionato un filmato in Dvd che sarà pronto in pochi giorni e sarà a disposizione di tutti.
Siamo arrivati al commiato. Ci scambiamo un abbraccio ideale, nello spirito di collaborazione, amicizia e fratellanza che da sempre unisce i lambrettisti e si riparte per i luoghi di provenienza.
E' stata un'edizione che ricorderemo tutti, in attesa del prossimo appuntamento, quello in Sardegna, del 2007.
                                                                                                                 Giovanni Scandiffio


 

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